Ex convento San Panfilo | Pescara
Il Convento di San Panfilo “fuori le mura” è stato costruito dai Benedettini nel XI secolo. Ha subito poi un’importante metamorfosi nel XV secolo. Seguendo infatti i dettami stilistici del periodo, i francescani hanno modificato l’aspetto della chiesa con decorazioni barocche e trasformato l’impianto interno nell’attuale a tre bracci con chiostro centrale. Il complesso monastico manterrà comunque tale destinazione fino al 1866, anno di laicizzazione di molti beni ecclesiastici. Acquistato dalla famiglia Cerulli Irelli nel 1892, è divenuto ufficialmente residenza privata nel 1912.
Nel 2009 ha invece inizio il profondo intervento di restauro dell’intero ex convento di San Panfilo, affidato agli architetti Armillotta, Palmieri e Santomauro dello studio CasaAssociati. I lavori hanno restituito all’edificio la sua antica bellezza, rendendolo anche idoneo ad attività di turismo, agriturismo e ricettività nell’ambito delle funzioni di azienda agricola. Il tutto, nel pieno rispetto della storia e delle architetture presenti. Sono state infatti conservate le strutture originali, mentre la realizzazione di aree nuove ha assunto confini quasi impercettibili.
Le principali soluzioni illuminotecniche
L’obiettivo, dunque, era mantenere il patrimonio artistico donando all’edificio tutte le funzionalità di una struttura destinata ad accogliere il pubblico. Tra queste, la luce di L&L ricopre un ruolo determinante. Nell’area interna, quella del chiostro delimitato dai tre livelli del convento e dalla chiesa, era necessario evidenziare aspetti architettonici come volte a crociera, campate e capitelli, mantenendo sgombre le pareti affrescate. Ecco perché scegliere le applique da esterno Ella Out che rivolte verso l’alto, non proiettano direttamente la luce ma la riflettono su volte e affreschi. Il tipico colore dei mattoni dell’edificio viene richiamato dal colore rosso-bruno della finitura in Cor-ten degli apparecchi.
luce nella cantina
L'illuminazione della cantina dell'ex convento di San Panfilo, dove si tengono anche sessioni di degustazione
Nel perimetro interno del chiostro trovano poi spazio alcuni proiettori Ginko 2.0 con ottica stretta 11°, posizionati in corrispondenza delle bifore. Altri proiettori Ginko 3.0 con ottica 30°, posti nei quattro angoli del chiostro, producono una luce diretta che esalta il pozzo centrale. All’interno della cantina, invece, sono stati installati diversi modelli di proiettori resistenti alla corrosione e adatti agli ambienti umidi. Gli Spot 2.4, 3000K, 58°, nel colore antracite, creano per esempio una luce diffusa e calda. Pensata per rendere l'ambiente ancora più accogliente durante le degustazioni.
Valorizzare portico e giardino
Nella zona esterna i progettisti hanno optato per una luce morbida e diffusa, mantenendo le pareti prive di apparecchi. A tal proposito, alcuni proiettori Spot 2.4, posizionati nel verde e installati su picchetti, illuminano senza contrasti le facciate esterne. Inoltre, nel giardino, mimetizzati tra la natura grazie alla finitura verde minerale, gli Spot 3.4 illuminano dal basso i tronchi.
Nel portico che si affaccia sul giardino, le colonne ospitano applique da esterno Geko in due versioni. Nella parte esterna del portico c’è la soluzione Geko 5.1 monoemissione, con ottica stretta a 10° orientata verso il basso che esalta la verticalità dei pilastri. In quella interna Geko 6.0 biemissione a luce diffusa, che fa apprezzare la leggera convessità del soffitto. La finitura in Cor-ten crea continuità con le applique Ella Out del chiostro. E assicura al complesso dell’ex convento San Panfilo un’uniformità visiva delle superfici, grazie all’integrazione degli apparecchi con l’architettura.